“Non è facile oggi essere testimoni della speranza.”
Non è facile oggi essere testimoni della speranza, in una società fortemente materialista, “sazia e sempre disperata”, costruita sull’effimero e su una cultura del pessimismo.
Ma, proprio per questo dobbiamo essere disposti a non rinunciare, custodendo fedelmente la speranza, temprandoci in essa attraverso un costante riferimento alla Parola di Dio. Solo così potremo divenire portatori di speranza in un mondo che, pur avendone fame, si trova nell’impossibilità di riceverla con le proprie mani, perché il criterio per averla non può essere quello consumistico dell’acquisto e del possesso.
La Speranza è un dono dall’Alto che può essere, a sua volta donato ma va custodito e alimentato proprio nell’impegno della testimonianza continua. Saremo uomini e donne capaci di essere accanto allo stanco e allo sfiduciato, non certo con le sterili lamentele o la condanna del mondo che non gira secondo i nostri desideri, ma portandoci agli altri sempre con animo lieto e pieno di fiducia, pronti sempre a soccorrere e sostenere dando ragione della nostra speranza.
Tutta la comunità cristiana – e ogni singolo cristiano – deve essere segno e testimone del Signore, luce che riflette la vera luce del Sole senza eclissarlo, nella consapevolezza che tutto e tutti dobbiamo indicare la Fonte di ogni speranza che è l’Agnello, così come ci ha insegnato il Battista (cfr. Gv 1,36).