Il 16 ottobre si festeggia la giornata nazionale del cane guida. Questi preziosi amici delle persone non vedenti sono una delle massime espressioni di amore e di protezione che il mondo animale condivide con la creatura umana. Abbiamo pensato di raccontare l’esperienza di quattro colonne storiche del MAC che vivono con nostri soci, in doveroso ordine alfabetico: FARGO, JOLIE, MATRIX e NERONE!
Gli inizi
“Jolie”, ci racconta Arianna, “è un labrador nero di tredici anni (ormai più bianco che nero, data l’età!). È nata a Firenze, ha trascorso il suo primo anno di vita a Livorno con una famiglia affidataria che l’ha educata bene e amata tanto. Poi ha svolto sei mesi di formazione presso la scuola nazionale cani guida di Scandicci; mi è stata assegnata a fine 2011. Da quel momento in poi la sua storia si è indissolubilmente intrecciata con la mia: siamo andate insieme ovunque e lei ha condiviso con me ogni mia esperienza. Da circa un anno non guida più e si gode il meritato riposo, ma per me resta la miglior compagna di viaggio che si possa desiderare”.
“Fargo invece è svizzero, di Lugano; la cioccolata non possiamo dargliela ma il cibo è il suo passatempo principale!” ci dice divertito Antonio. “Fargo è un labrador bianco; a dicembre compirà quattro anni”.
“Mi chiamo Nerone, anche se la mia padroncina affettuosamente mi chiama Nero. Sono un labrador tutto nero. Ho sei anni; pensate che bello: sono nato il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria! Provengo dalla Scuola Triveneta Cani Guida di Padova.
Dal dicembre del 2018 la scuola mi ha assegnato a Lorenza, dopo una breve conoscenza che è durata circa un mesetto dove ho dimostrato subito di voler molto bene alla mia futura padrona. Ora vivo con Lorenza e la sua famiglia: mamma Lina e Carlo, il fratello di Lorenza. Trascorro il tempo facendo tanta compagnia alla mia padrona, l’accompagno a far la spesa, tante passeggiate e anche tanti viaggi. Sono ammirato e apprezzato tanto da tutti per il mio lavoro e la mia dedizione. Ricevo un sacco di complimenti e un sacco di carezze, ma non ditelo con insistenza, a Lorenza! – ho fatto pure la rima!”.
“Su Matrix potrei scrivere un libro; di quanto mi posso dilungare?”. Antonio, sarebbe bellissimo ma lo spazio è quello che è, devi stringere! “Okay! Matrix, labrador nero, nasce in un allevamento nei pressi di Messina; dopo aver compiuto un anno si trasferisce nella scuola cani guida del centro Helen Keller, sempre nella città dello Stretto; qui comincia la sua nuova avventura, vive le diverse fasi dell’addestramento; all’età di ventun mesi giunge il momento tanto atteso per entrambi, è fu subito amore!”.
La convivenza
“Tanto affetto ma non solo; per me Fargo rappresenta un importante aiuto, è una presenza importante anche nei momenti di vita quotidiana. È una razza meravigliosa, che dà tantissimo e ha una capacità straordinaria, imbattibile direi, di trasmettere affetto, attenzione e partecipazione a ogni accadimento quotidiano. Infatti, anche per mia moglie e mio figlio rappresenta una presenza amica e una compagnia”.
“Jolie rappresenta i miei occhi; uno dei pochi esseri viventi capaci di guidarmi dove voglio andare senza pensare di potermi dire dove devo andare, l’unica che ha la pazienza di perdersi e ritrovarsi con me senza fretta e senza giudizi, ma solo con la voglia di andare insieme, poco importa dove”.
Lorenza aggiunge: “Brava Arianna! Avere il cane guida è una conquista di libertà, perché ci rende autonomi e indipendenti per tante cose: possiamo fare acquisti nei negozi, fare lunghe passeggiate in autonomia, viaggiare e fare vacanze senza essere necessariamente accompagnati”.
“In dieci anni di strettissima convivenza, Matrix lo considero parte di me, un affetto carissimo, una presenza costante, un compagno di vita che mi aiuta a essere più autonomo nelle tantissime faccende che si presentano quotidianamente e che mi permette spesso di percepire in anticipo la bontà delle persone A tutti gli effetti Matrix è un membro della famiglia, amato e stimato, viziato e coccolato da nonne e zie”.
“Proprio così! Jolie per gli altri rappresenta la mia ombra, o forse la mia luce, quella parte bella e giocosa di me che troppo spesso faccio fatica a mostrare”.
“Nerone, come tutti i labrador e i golden retriever, è davvero un cane che dà tanto amore: dovreste vedere quando è seduto ai miei piedi e ogni tanto alza il muso e mi guarda con tenerezza e si appoggia sulle mie ginocchia in attesa di una carezza!”.
“Fargo è molto socievole e, quando giro per le strade del paese o frequento locali o luoghi pubblici, riesce sempre ad attirare l’attenzione ricevendo complimenti e battute simpatiche. Gli piace molto viaggiare, anche con i mezzi pubblici”.
“Nerone è il mio quinto cane. In famiglia sono sempre stati ben accolti e accettati tutti, anche perché, diciamolo chiaramente, con il cane guida sono molto autonoma e non ho bisogno di aiuto.
Anzi, sono di aiuto a loro per tante commissioni!”. Tutti noi abbiamo accarezzato Nerone e i suoi precedenti cani ma Lorenza desidera precisare. “Le persone credono di essere partecipi e disponibili quando mi si avvicinano ma in realtà tanti pensano solo al cane! Vorrebbero essere accoglienti ma non sanno farlo”. Lorenza, vediamo che Nerone ha una scritta in bella evidenza sulla pettorina: Non accarezzatemi, sto lavorando! “Mica basta! È motivo di disturbo il loro comportamento. Si avvicinano in decine per fare i complimenti al cane e non capiscono che lo distolgono dal suo compito. Alla fine, chi ci rimette è il suo padrone che rischia anche pericoli perché il cane, distraendosi, potrebbe non compiere il suo dovere contingente. Ci si può avvicinare a un non vedente per fare due chiacchiere senza disturbare il cane!”.
Aneddoti
“Siamo in treno, Jolie, come al solito, è accucciata ai miei piedi” ci racconta Arianna. “Un uomo di mezza età sale nel mio scompartimento, si siede di fronte a me e chiede: “Scusi, può spostare quella borsa?” Non avendo borse con me, se non quella che tengo addosso, penso che la richiesta sia rivolta a qualcun altro, perciò la ignoro. Lui però insiste più volte, fino a innervosirsi visibilmente: “Signora, la borsa, può spostare quella borsa?” A quel punto realizzo che nei dintorni non c’è nessuno a parte me, dunque comincia a sorgermi un dubbio ma mi sembra troppo assurdo per crederci. In ogni caso chiedo a mia volta: “Scusi, ce l’ha con me?” “Sì, per favore sposti quella valigia ai suoi piedi!” ribatte lui infastidito. A quel punto non posso fare a meno di confermare il mio dubbio: probabilmente tratto in inganno dal manico della guida, aveva scambiato la povera Jolie per una valigia né posso fare a meno di scoppiare a ridere nel farglielo notare. Per fortuna lui ride con me, scusandosi e spiegandomi di avere problemi di vista, e ridiamo ancora, senza riuscire a fermarci, mentre lui, accarezzando la “valigia” ai miei piedi, racconta l’episodio alla moglie che proprio in quel momento gli ha telefonato”.
“Aneddoti simpatici ne avrei tanti; voglio raccontarvene uno particolarmente significativo. È la prima sera che Matrix viene a dormire a casa mia a Caltagirone; capisce immediatamente che la sua cuccia è il materassino posizionato a fianco del mio letto ma si mette sopra soltanto a metà sino a quando, accorgendomene, sposto il materassino ancora più vicino a me e allora, tutto soddisfatto, si gode il suo nuovo letto sdraiandovisi completamente”.
“Io e Nerone con altri disabili siamo testimonial di una campagna di sensibilizzazione del comune di Reggio Emilia per i parcheggi dei disabili. In diversi parcheggi riservati ai disabili c’è un cartello con la nostra foto in cui è scritto “NON RUBARE IL NOSTRO POSTO” Ma Lorenza ci ricorda anche uno splendido ricordo. “Siamo stati diverse volte in udienza da Papa Francesco. L’ultima volta il Papa ha accarezzato Nerone e l’ha benedetto”.
Che belle testimonianze! Tanti animali voluti dal Signore offrono alle creature umane amicizia e protezione. Il cane avrebbe una marcia in più, ma solo perché respira ossigeno e ha una fisicità più contenuta. Amiamoli e accarezziamoli, ma non troppo se sono al lavoro!